Acqua turchese e blu cobalto, sabbia con cammelli annessi, palme rigogliose, barriera corallina, colori vivaci stesi su ogni dove dalla natura e dai pittori, tennis, gite, sole a caramellare il viso: è andata di lusso ai partecipanti agli “Invernali” Agit che si sono svolti nel ramato Laguna Vista di Sharm el Sheik, nella calda baia di Nabq, l'ultima settimana di febbraio, ad un passo dal deserto millenario del Sinai, dal luogo del pruno ardente e dal monte dove Dio dettò a Mose i dieci comandamenti.
E pure noi, con rispetto e umiltà, nella storia di giornalisti tennisti, abbiamo avuto Mauro Belelli, teso a dirigere il torneo, i comandamenti di giocare al meglio, sorridere e godersi la vacanza egiziana, e il nostro Orto ardente, a cui si è poi aggiunto il Melchionna furioso. In fondo, siamo dilettanti allo sbaraglio, così Mauro Belelli e Guido Carretto hanno sbaragliato gli avversari in doppio, stracciando Aldo Bernacchi e Raffaello Melchionna, dopo che Belelli aveva battuto Aldo Bernacchi nel singolo.
Smessi i panni di tennisti, abbiamo indossato abiti adatti alle gite: alcuni hanno visto Il Cairo, il Nilo, le piramidi, la Sfinge ; altri il monastero cristiano di Santa Caterina, nel Sinai, il roveto ardente, gli antichi manoscritti, l'importante collezione di icone e il monte di Mose; altri sono andati in Giordania, a Petra, città scavata nella roccia, una delle sette meraviglie del mondo; altri hanno sfruttato Sharm, l' acquario di Allah , per fare snorkeling, immergendosi nel mar Rosso con maschera e boccaglio per ammirare i colorati pesci della barriera corallina. Tutti tornando a casa con gli occhi gonfi di emozione.
Mauro Belelli
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